Trovo assolutamente esemplare il percorso di cinque anni di attività, di ricerca e di espressione di Annaklara. Riguardando adesso, con il senno di poi, l’accumulo di opere, frammenti, disegni, progetti, sculture di grandi e piccole dimensioni, quelle preziose e quelle che invadono e qualificano attraverso sé stesse lo spazio, mi rendo conto quanto questo tracciato abbia attraversato non solo cinque anni ma cinque anni di vita, cinque anni di società, cinque anni di informazioni internazionali: cinque anni che si qualificano attraverso l’appunto preciso dell’opera. Qual è il valore di ogni stazione che Annaklara predispone? È la valenza specifica che l’opera rappresenta ma è anche le sue dimensioni globali: trovo, in questo senso, ogni opera da lei realizzata – che sia performativa, grafica, plastica o fotografica – rappresentante un nucleo preciso e profondo – penso alle anatomie, al frammento biologico, alla testimonianza rappresentata dalla pelle… Tutti questi dati in realtà sono allo stesso tempo vita, esistenza interna e vita generale, globale; vita che rappresenta un intero pianeta e un’intera umanità. Ciò che è più importante di tutto non è limitarsi ad attenersi al singolo, bensì vedere la ricchezza e la complessità di questo suo percorso. Questo percorso è fatto di violenza e di bellezza, aggressività e rarefazione, dal profumo alla negazione del profumo stesso, dal decoro barocco alla riduzione che raggiunge lo scarto, il peso e la leggerezza: questi sono tutti dati che compongono uno straordinario percorso creativo.
Andrea Del Guercio