There are some things you can’t hide studi grafici per progetto Prêt-à-porter; 2019
foglia di rame, acetato, carta velina, carta da parati, pellicola specchiante passepartout, pennarello; dimensioni variabili
foglia di rame, acetato, carta velina, carta da parati, pellicola specchiante passepartout, pennarello; dimensioni variabili
Ci sono cose che non si possono nascondere
Se nasci donna, indipendentemente da dove in questo mondo, la tua vita è orientata a soddisfare una serie di richieste. Ci chiedono di portare le nostre ferite come medaglie al valore. Di essere forti e di esempio per le altre, coprendo le occhiaie livide con l'ultimo ritrovato della tecnologia cosmetica. Fasciare i nostri corpi in tessuti che nascondano la violenza che ci infliggono e che ci auto-infliggiamo quotidianamente. Sorridi alle telecamere, mentre ti batti il petto per il dolore. Piangi, dai sfogo alle tue lacrime, per il bene dell'audience. Non mostrare la rabbia, solo il dolore della vittima eterna, mi raccomando. Siediti composta, sembrerai più magra. Guarda quella stronza, tutta pelle e ossa, le donne vere hanno le curve, sorridono e non si lamentano. Di reinventarci come imprenditrici di noi stesse, del nostro dolore. Fai vedere che dopo l'Orco, esiste la speranza di un futuro. Il tuo posto è già stato deciso, tramite televoto o sondaggio su IG, nazional-populismo sulla nostra pelle.
*
Ci sono cose che non si possono più nascondere. Manichini ben vestiti, cadaveri esistenziali che si aggirano su tacchi 12 cm per mettere in risalto il culo, scolpito da ore di esercizi in cui impari a odiare il tuo corpo. Donne in sovrappeso che compensano l'ansia di esistere mangiando ogni cosa: se non ti ami tu stessa per prima chi vuoi che ti si pigli? Fai schifo al cazzo, amati di più. Mangia di meno, diventa l'ombra di quello che sei, fatti piccola ed insignificante: è poco lo spazio che puoi occupare in questo mondo. Non alzare la voce, non interrompere - e fattela una risata, non si può neanche più scherzare, te la prendi troppo. Per ottenere un briciolo di dignità passi per una stronza che non scopa abbastanza.
*
Ci sono cose che non si possono nascondere, come il numero di chiamate ai centri anti-violenza in queste settimane di quarantena. Le porte sbattute in faccia dai consultori perché, oggi come ieri, decidere sul proprio corpo non è una priorità. L'autodeterminazione è un lusso che non ci possiamo permettere. Veniamo sempre dopo tutte le emergenze, le crisi, dobbiamo essere pronte a sacrificarci per il bene superiore, quello di normalizzare l'aberrante quotidianità. Ieri, oggi e domani.
***
Ci sono cose che non si possono nascondere. La supposta libertà acquisita, in cambio della dignità. Hai voluto divertirti ed esercitare il tuo diritto alla sessualità? Ti meriti lo stupro, quello fisico e quello morale, virtuale, fatto sui dettagli di come eri truccata quella sera. Hai voluto il cazzo esotico, straniero? Ti meriti i lividi, le violenze ed il pubblico ludibrio. Con un cazzo italico, tutto sarebbe rimasto tra le mura di casa, siamo uomini, mica bestie. Hanno condiviso foto, video, la tua vita privata, la tua intimità? Che cazzo ti aspettavi, troia? Che non scambiassi le tue informazioni e le tue foto per ottenere consigli su come stuprare, denigrare ed umiliare? Dai, sono cose da uomini, chiacchere da spogliatoio. Ma ricordiamoci, non tutti gli uomini eh, non mischiamo la merda con la cioccolata: io sono un bravo ragazzo.
Ci sono cose che non si possono più nascondere. Ma la narrativa rimane fedele a sé stessa.
B.P.
Se nasci donna, indipendentemente da dove in questo mondo, la tua vita è orientata a soddisfare una serie di richieste. Ci chiedono di portare le nostre ferite come medaglie al valore. Di essere forti e di esempio per le altre, coprendo le occhiaie livide con l'ultimo ritrovato della tecnologia cosmetica. Fasciare i nostri corpi in tessuti che nascondano la violenza che ci infliggono e che ci auto-infliggiamo quotidianamente. Sorridi alle telecamere, mentre ti batti il petto per il dolore. Piangi, dai sfogo alle tue lacrime, per il bene dell'audience. Non mostrare la rabbia, solo il dolore della vittima eterna, mi raccomando. Siediti composta, sembrerai più magra. Guarda quella stronza, tutta pelle e ossa, le donne vere hanno le curve, sorridono e non si lamentano. Di reinventarci come imprenditrici di noi stesse, del nostro dolore. Fai vedere che dopo l'Orco, esiste la speranza di un futuro. Il tuo posto è già stato deciso, tramite televoto o sondaggio su IG, nazional-populismo sulla nostra pelle.
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Ci sono cose che non si possono più nascondere. Manichini ben vestiti, cadaveri esistenziali che si aggirano su tacchi 12 cm per mettere in risalto il culo, scolpito da ore di esercizi in cui impari a odiare il tuo corpo. Donne in sovrappeso che compensano l'ansia di esistere mangiando ogni cosa: se non ti ami tu stessa per prima chi vuoi che ti si pigli? Fai schifo al cazzo, amati di più. Mangia di meno, diventa l'ombra di quello che sei, fatti piccola ed insignificante: è poco lo spazio che puoi occupare in questo mondo. Non alzare la voce, non interrompere - e fattela una risata, non si può neanche più scherzare, te la prendi troppo. Per ottenere un briciolo di dignità passi per una stronza che non scopa abbastanza.
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Ci sono cose che non si possono nascondere, come il numero di chiamate ai centri anti-violenza in queste settimane di quarantena. Le porte sbattute in faccia dai consultori perché, oggi come ieri, decidere sul proprio corpo non è una priorità. L'autodeterminazione è un lusso che non ci possiamo permettere. Veniamo sempre dopo tutte le emergenze, le crisi, dobbiamo essere pronte a sacrificarci per il bene superiore, quello di normalizzare l'aberrante quotidianità. Ieri, oggi e domani.
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Ci sono cose che non si possono nascondere. La supposta libertà acquisita, in cambio della dignità. Hai voluto divertirti ed esercitare il tuo diritto alla sessualità? Ti meriti lo stupro, quello fisico e quello morale, virtuale, fatto sui dettagli di come eri truccata quella sera. Hai voluto il cazzo esotico, straniero? Ti meriti i lividi, le violenze ed il pubblico ludibrio. Con un cazzo italico, tutto sarebbe rimasto tra le mura di casa, siamo uomini, mica bestie. Hanno condiviso foto, video, la tua vita privata, la tua intimità? Che cazzo ti aspettavi, troia? Che non scambiassi le tue informazioni e le tue foto per ottenere consigli su come stuprare, denigrare ed umiliare? Dai, sono cose da uomini, chiacchere da spogliatoio. Ma ricordiamoci, non tutti gli uomini eh, non mischiamo la merda con la cioccolata: io sono un bravo ragazzo.
Ci sono cose che non si possono più nascondere. Ma la narrativa rimane fedele a sé stessa.
B.P.
There are some things you can't hide
If you are born a woman, no matter where in this world, your life is geared towards meeting a number of demands. They ask us to wear our wounds as medals of valor. To be strong and an example to others, covering our bruised dark circles with the latest in cosmetic technology. To wrap our bodies in tissues that hide the violence they inflict on us and that we inflict on ourselves daily. Smile at the cameras while you beat your chest in pain. Cry, give vent to your tears, for the sake of the audience. Don't show the anger, just the pain of the eternal victim, remember. Sit up straight, you'll look thinner. Look at that bitch, all skin and bones, real women have curves, smile and don't complain. To reinvent ourselves as entrepreneurs of ourselves, of our pain. Show that after the Orc, there is hope for a future. Your place has already been decided, by tele-vote or GI survey, national-populism on our skin.
*
There are things you can't hide anymore. Well-dressed mannequins, existential corpses that wander around on 12 cm heels to highlight your ass, sculpted by hours of exercises in which you learn to hate your body. Overweight women who compensate for the anxiety of existing by eating everything: if you don't love yourself first, who do you want to take you? You suck cock, love more. Eat less, become the shadow of who you are, make yourself small and insignificant: there is little space you can occupy in this world. Don't raise your voice, don't interrupt - and have a laugh, you can't even joke anymore, you take it too much. To get a shred of dignity you pass for a bitch who doesn't fuck enough.
*
There are some things you can't hide, like the number of calls to the anti-violence centers during these weeks of quarantine. The doors slammed in the face by the counselling centres because, today as yesterday, deciding on one's own body is not a priority. Self-determination is a luxury we cannot afford. We always come after all the emergencies, the crises, we must be ready to sacrifice ourselves for the greater good, that of normalizing the aberrant daily routine. Yesterday, today and tomorrow.
***
There are some things you can't hide. The supposed freedom acquired in exchange for dignity. You wanted to have fun and exercise your right to sexuality? You deserve the rape, the physical and the moral one, virtual, made on the details of how you were made up that night. Did you want the exotic cock, foreigner? You deserve the bruises, the violence and the public shame. With an Italic dick, everything would stay within the walls of the house. We're men, not beasts. Did they share photos, videos, your private life, your intimacy? What the fuck did you expect, bitch? That I wouldn't exchange your information and photos for advice on how to rape, denigrate and humiliate? Come on, that's guy stuff, locker room talk. But let's remember, not all men eh, let's not mix shit with chocolate. I'm a good guy.
There are things you can't hide anymore. But the narrative remains true to itself.
B.P.
If you are born a woman, no matter where in this world, your life is geared towards meeting a number of demands. They ask us to wear our wounds as medals of valor. To be strong and an example to others, covering our bruised dark circles with the latest in cosmetic technology. To wrap our bodies in tissues that hide the violence they inflict on us and that we inflict on ourselves daily. Smile at the cameras while you beat your chest in pain. Cry, give vent to your tears, for the sake of the audience. Don't show the anger, just the pain of the eternal victim, remember. Sit up straight, you'll look thinner. Look at that bitch, all skin and bones, real women have curves, smile and don't complain. To reinvent ourselves as entrepreneurs of ourselves, of our pain. Show that after the Orc, there is hope for a future. Your place has already been decided, by tele-vote or GI survey, national-populism on our skin.
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There are things you can't hide anymore. Well-dressed mannequins, existential corpses that wander around on 12 cm heels to highlight your ass, sculpted by hours of exercises in which you learn to hate your body. Overweight women who compensate for the anxiety of existing by eating everything: if you don't love yourself first, who do you want to take you? You suck cock, love more. Eat less, become the shadow of who you are, make yourself small and insignificant: there is little space you can occupy in this world. Don't raise your voice, don't interrupt - and have a laugh, you can't even joke anymore, you take it too much. To get a shred of dignity you pass for a bitch who doesn't fuck enough.
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There are some things you can't hide, like the number of calls to the anti-violence centers during these weeks of quarantine. The doors slammed in the face by the counselling centres because, today as yesterday, deciding on one's own body is not a priority. Self-determination is a luxury we cannot afford. We always come after all the emergencies, the crises, we must be ready to sacrifice ourselves for the greater good, that of normalizing the aberrant daily routine. Yesterday, today and tomorrow.
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There are some things you can't hide. The supposed freedom acquired in exchange for dignity. You wanted to have fun and exercise your right to sexuality? You deserve the rape, the physical and the moral one, virtual, made on the details of how you were made up that night. Did you want the exotic cock, foreigner? You deserve the bruises, the violence and the public shame. With an Italic dick, everything would stay within the walls of the house. We're men, not beasts. Did they share photos, videos, your private life, your intimacy? What the fuck did you expect, bitch? That I wouldn't exchange your information and photos for advice on how to rape, denigrate and humiliate? Come on, that's guy stuff, locker room talk. But let's remember, not all men eh, let's not mix shit with chocolate. I'm a good guy.
There are things you can't hide anymore. But the narrative remains true to itself.
B.P.